Sarà il 6G a sancire il canto del cigno degli smartphone?
La tecnologia “6th Generation” potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione che renderà i nostri telefonini obsoleti in favore della realtà mista
Secondo una ricerca di Global Data, uno dei principali player mondiali nel settore di data analysis, gli smartphone potrebbero diventare obsoleti con l’avvento del 6G.
Se fino a 10 anni fa non riuscivamo a immaginare che utilità potesse avere un telefono sempre connesso, al giorno d’oggi è impensabile immaginarsi una vita senza telefonino intelligente.
Lo smartphone, che ci lega indissolubilmente alla nostra sfera privata e al mondo del lavoro. Un filo invisibile che fatichiamo a recidere. È la prima cosa che tocchiamo la mattina e, spesso, l’ultima che maneggiamo la sera.
La previsione formulata da Global Data parla di un approssimativo 2030 e fa sorgere più di qualche perplessità circa quella sottile saponetta che consultiamo ogni giorno quasi senza pensarci.
La data è ancora lontana, naturalmente, ma l’idea che lo smartphone possa diventare “inutile” appare piuttosto fumosa. Se non addirittura incomprensibile alla nostra mente attuale.
Secondo Global Data, però, entro il 2030 gli smartphone potrebbero venire dismessi in favore di dispositivi differenti, e questo sembra già più plausibile. Dispositivi “di realtà mista aumentata”.
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2030: l’avvento del 6G e l’addio allo smartphone
Il futuro previsto dai romanzi di fantascienza e da videogiochi come “Cyberpunk” potrebbe essere alle porte. Se oggi risulta infatti quasi esilarante l’idea di uscire di casa con un visore AR, ancora troppo ingombrante e voluminoso, un domani tutto questo potrebbe essere alla portata di qualsiasi tasca.
L’obiettivo delle aziende che operano in questo settore, come Google, Meta Platforms e Apple è quello di studiare modelli che combinino performance e usabilità. L’obiettivo è quello di creare visori per la realtà mista da lanciare già a partire dal 2023 per sondare il mercato.
Global Data ritiene dunque che lo sviluppo di tecnologie per la realtà mista potrebbe significare la fine dell’era dello smartphone.
Del resto, tra Metaverso che incalza e nuove tecnologie in fase di sviluppo, risulta del tutto plausibile che le esigenze dei consumatori negli anni a venire cambieranno sulla base delle nuove scoperte tecnologiche. Il 6G potrebbe essere l’inizio di una nuova rivoluzione tecnologica.
Per capire le dimensioni del 6G, rispetto a quelle del 5G, dobbiamo immaginare che dai 10 Gbps di trasmissione dati attuali dovremmo poter arrivare a 100 Gbps. Un incremento sufficiente a lasciare spazio alla rivoluzione della realtà mista.
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Le previsioni di Global Data sul 6G di domani
Secondo quanto riporta Anisha Bhatia, senior analyst di Global Data, “I dispositivi in grado di offrire esperienze di realtà mista inizieranno a diventare molto meno invadenti entro il 2030. I dispositivi stanno lentamente diventando slegati dallo smartphone, con alcuni già disponibili, ad esempio l’Apple Watch SE.”
Inoltre: “Man mano che la realtà mista diventa più accessibile e prominente nella nostra vita quotidiana, il corpo umano diventerà l’interfaccia e il modo in cui accediamo a questo contenuto digitale. La grande sfida per Apple e altre aziende sarà creare un ecosistema di realtà mista che abbia senso e porti rendimenti scalabili. Lo stesso ecosistema 6G sarà diversificato, con una serie di attori di nicchia”.
Impossibile essere certi, allo stato attuale e con le conoscenze che abbiamo a disposizione, di quello che diventerà il mercato della realtà mista nel 2030. Le ricerche possono far emergere spunti di riflessione interessanti, ma sarà come sempre il mercato, e come dice Bhatia la “scalabilità dei rendimenti”, a decidere in ultima istanza se questa rivoluzione s’ha da fare. E in quali tempistiche.
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